Sicuramente un ambiente molto diverso dall'evento di massa.
Le riprese si prestano bene sia all'uso ditattico quanto per gli streming verso eventi, quali i convegni.
Si tratta di riprese impegnative dal punto di vista tecnico.
Infatti, in regia oltre ai segnali camera, devono arrivare i vari feed strumentali.
E sono proprio questi segnali che possono creare problemi. Sono quanto di più eterogeno ci possa essere.
Si passa dal Pal composito su coassiale, passando per l'analogico in media risoluzione al 3G SDI.
Ci siamo dotati di una buona dose di scaler per ogni evenienza.
Talvolta tali strumenti non sono dotati di uscite loop, per cui splitter compositi, vga, hdmi e sdi sono un ottima risorsa.
Gli ospedali non sono sicuramente l'ecosistema più adatto per i tecnici video...
Gli spazi sono ristretti, e si lavora nel silenzio e nel pulito.
Raramente si trovano gli spazi adatti. Per cui un sopralluogo è sempre consigliato per trovare la posizione giusta.
Verificare la posizione degli impianti, concordare la strumentazione da collegare al mixer e verificare la connessione ad ineternet.
Proprio quest'ultima, in caso di streaming, va verificata in quanto le reti sono gestite da amministratori locali, che devono autorizzare i nostri dispositivi di streaming sulla loro rete.
Normalmente il tecnico video non ha la minima idea di quello che un medico in sala operatoria stia facendo. E talvolta vale il reciproco.
E' indispensabile quindi spiegare quello che possiamo fare e quello che non possiamo fare a livello tecnico.
E' inoltre indispensabile farsi assistere in regia da un medico, per essere sicuri di mandare in onda, istante per istante, quello che altri medici si aspettano di vedere.
Se si utilizzano apparecchiature radio (microfoni o ponti video), mettiamo al corrente il responsabile.
Ricordandoci che nelle sale in cui esistono impianti radiografici, i muri perimetrali sono piombati, per cui la portata di tali apparecchiature risulta estremamente ridotta.